Mi ha colpito un film che ho visto di recente, e che consiglierei a tutti se non fosse per un finale molto horror\gore, chiamato "The Substance" (https://youtu.be/XbESiU4GDS4?feature=shared). Sintetizzato, una diva televisiva sta invecchiando, ed è quindi pronta ad essere sostituita. Lei ovviamente non riesce a lasciar andare, e gli viene proposto da un bellissimo infermiere di far parte di un progetto chiamato appunto "The Substance" , in cui fondamentalmente farà nascere da sé un'altra parte di sé più giovane, bella e tonica, con cui dovrà sostituirsi una settimana sì ed una no nel vivere nel mondo reale. Sarà sempre lei, ma in un certo senso non sarà più lei. Senza fare spoiler, considero questo film la cosa più simile ad un "Il Ritratto di Dorian Gray" di Wilde moderno, ed una magnifica riflessione su ciò che facciamo noi con i nostri social, con cui creiamo "una seconda persona da noi", immagini di ciò che non siamo confondendoci su chi poi siamo davvero.
Filtri foto-video, chirurgia plastica, intelligenze artificiali, se è vero che ipoteticamente possono aiutarci a rivelare chi siamo davvero sostenendoci nella nostra espressione nel mondo, nella pratica sono spesso usati per nasconderci ed ingannare il prossimo, creare "un altro", esercitare potere verso gli altri portandoli a soddisfare nostri bisogni di attenzione, o a volte economici. Perché sì, la bellezza è qualcosa con cui si può esercitare potere sul prossimo. Esattamente come si dice che proponendo la giusta cifra di soldi puoi più o meno far fare tutto a tutti, così una persona con un certo grado di bellezza (e magari sensualità) può proporre cose come far comprare barattoli dell'acqua sporca con cui sì è lavata per 30 dollari circa a barattolo ( https://i.ytimg.com/vi/Xf6s3SzNFx4/hq720.jpg ).
"Ma sono i maschi a...". Sì e no. I maschi sono molto vulnerabili all'attrattività femminile, ma le femmine non sono da meno. Prendiamo un film stile twilight o 50 sfumature moderno : "Il Fabbricante di Lacrime". Il personaggio "figo" maschio non è altro che un disadattato disagiato sociale, con gravi mancanze a livello di comunicazione, e tendenze che vanno dallo stalking agli scatti di violenza immotivata. Togliamogli il bel visino, gli addominali, e "l'aura di bello e dannato"... ed "abbiamo un Pacciani"(cit.). .
Eppure queste "schifezze letterarie" ed a livello di film, sono estremamente fruite dal femminile (vi assicuro un maschio etero non ce la fa a vedere un film simile, figuriamoci leggere il libro facendolo diventare un "best seller" ), con tutto ciò che ne consegue nel proporre un "Pacciani" come un "figo".
Su questo in particolare voglio anche togliermi un sassolino dalla scarpa. Di recente è stato ritirato da steam e poi da itch.io un videogioco erotico chiamato "No Mercy" facendolo passare per quello che non è, ovvero un gioco misogino di stupri ed incesti dove un ragazzo prende in maniera violenta "l'eroina" di turno. La verità è che in quel gioco ci sono due percorsi, in uno è lei che cerca di sedurre lui, nell'altro è lui che prova ad esercitare potere verso di lei. Scambio di ruoli, ma comunque il finale è che questi scopano, perché "l'eroina" è insoddisfatta dal rapporto col compagno (che, spoiler, è un violento sì patriarcale). Censurato.
Perché lo gnocco stalker-violento che incasina la mente delle ragazzine sul significato di "amore" va bene, ma la donna insoddisfatta che cerca altre relazioni no, in quanto il "come" viene portata a cedere al protagonista (ricattata dallo stesso quando trovata a tradire il compagno) è un no. Ed È un no nel mondo reale ! Come è un no Rigel ! Ma nel mondo delle fantasie erotiche, dovrebbe essere un'altra cosa, e fantasie anche "malate" maschili e femminili dovrebbero ricevere lo stesso trattamento.
Termino sulla bellezza.
La bellezza è quindi uno strumento con cui si può esercitare potere sul prossimo, e questo esercizio di potere può essere una droga per alcune persone. Già quasi due secoli fa qualcuno sosteneva che il femminile soddisfa un proprio sadismo erotico innato nel rendersi stupenda esteticamente, ma poi precludendo nei fatti all'atto sessuale. Per sfiorare questo potere-piacere si creano nostri "secondi" in virtuale che proiettano un'immagine diversissima da chi siamo nel mondo reale, e come si è visto nella "Woke" culture se questi "idoli" non vengono riconosciuti, se all'imperatore viene gridato che "è nudo", si richiede la testa del profeta che ha osato riportare il mondo alla verità primordiale. In un certo senso possiamo dire che il metaverso è già qui quando si accetta di sacrificare chi davvero siamo per proiettare un'immagine con cui vogliamo essere confusi. Confondendo noi, volendo confondere gli altri, creiamo un mondo artificiale che si sovrappone alla realtà delle cose, quello che viene chiamato Yaldabaoth negli gnostici. E quando il creato è venerato sopra il Creatore, allora perdiamo chi siamo, il Creatore che è in noi per diventare un'ombra.