"Tutti i contratti si fondano di fatto sul furto: si tratta solo di vedere chi
trarrà vantaggio dall’altro. Chi impone la propria forza è rispettato e onorato:
ne ammiriamo l’intelligenza e il successo; la vittima, al contrario, è
disprezzata perché si è lasciata ingannare.
Erriamo così in un mondo materialista costruito sul furto,
la competizione, lo sfruttamento, l’egoismo… Tutto è predisposto in modo da
impedire alla coscienza di svilupparsi, perché la coscienza disturba, confonde.
Il sistema scolastico mantiene i bambini a un livello distante dalla presa di
coscienza, un livello che impedisce al mondo di cambiare. Esiste una evidente
cospirazione che tende a mantenere il mondo così com’è, su fondamenta prive di
morale.
A sessant’anni, al tramonto della vita, gettiamo gli esseri
umani nella pattumiera della società. Li abbiamo abituati da sempre a quest’idea
e, accettandola, gli individui vivono accompagnati dall’angoscia di raggiungere
tale età critica.
Ci ritroviamo così all’interno di una società criminale che
distrugge l’essere: la cospirazione contro il risveglio. Che fare? Mi sono
chiesto se mettersi a lavorare per «guarire» il mito potesse contribuire a
creare una nuova morale in grado di raggiungere la coscienza collettiva. Questa
morale non sarebbe basata sulle nozioni di bene e male, ma su quella di
bellezza.
In ogni caso, quale morale possiamo costruire vivendo in
mezzo a persone che disprezzano lo spirito e coloro che lo sviluppano? Un
individuo è considerato un nemico dal momento in cui si azzarda a coltivare una
sensibilità, una coscienza, una creatività proprie, dal momento in cui osa
«convertirsi in se stesso».
Che fare di fronte a questi individui che hanno la pretesa
che il mondo appartenga loro perché sono la maggioranza? Che fare di fronte a
queste persone la cui filosofia consiste nel vender caro ciò che hanno ottenuto
a poco prezzo, gente sempre in competizione che cerca di umiliare gli altri in
tutti i modi possibili? Che fare in un mondo che si prende gioco di ogni essere
e della sua genialità, un mondo che non ha bisogno né della coscienza né del
cuore di ciascuno? Un mondo che ci vuole compratori frustrati."
- Alejandro Jodorwsky, Vangeli per Guarire
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