mercoledì 18 settembre 2019

Psicocibernetica

Titolo : Psicocibernetica
Autore : Maxwell Maltz
Lingua : Italiano\Inglese
Livello Difficoltà : 2\5
Audiolibro : Sì (Inglese)
Voto Libro : 5\5
Estratto :
"La più importante scoperta psicologica di questo ultimo secolo è quella dell’ immagine dell’io. Anche se non ce ne rendiamo conto, ognuno di noi porta con sé una sorta di fotografia o ritratto mentale di se stesso, che può risultare vago e mal definito allo sguardo cosciente, e che in effetti può non essere riconoscibile consciamente. Ma è lì, completo sin nei più minuti dettagli. Questa immagine dell’io, e il concetto che noi stessi ce ne facciamo, è il “che genere di persona sono”, è il risultato di ciò che crediamo di noi stessi. La maggior parte di queste immagini sorge inconsciamente dalle nostre passate esperienze, dai successi, e dai fallimenti, dalle umiliazioni, e dai trionfi, dal modo in cui gli altri hanno reagito nei nostri confronti, specialmente nella prima infanzia. Da tutto ciò noi costruiamo mentalmente un “io” ( o l’immagine di un io), e una volta che un’idea o un concetto su noi stessi si inseriscono in questa immagine, essi diventano veri, per quel che ci riguarda personalmente. Non mettiamo in dubbio la loro validità, ma continuiamo ad agire basandoci su di essi come se fossero veri.
L’immagine dell’io è una chiave d’oro per vivere una vita migliore grazie a due importanti scoperte :
1) Le vostre azioni, i vostri sentimenti, il vostro comportamento e anche le vostre capacità derivano da tale immagine. In poche parole, voi “agite” come il genere di persona che credete di essere. Non solo, ma non potete assolutamente agire altrimenti, nonostante i vostri sforzi coscienti e il vostro potere di volontà. L’individuo che vede se stesso come un “tipo destinato a fallire” in un modo o in un altro fallisce, a dispetto delle sue buone intenzioni e della sua volontà, anche se si trova a portata di mano una buona occasione. Colui che si considera vittima dell'ingiustizia, un individuo “nato per soffrire”, troverà invariabilmente qualsiasi pretesto per convalidare le sue opinioni.
L’immagine del’io è una “premessa”, una base, un fondamento su cui viene costruita la vostra personalità, il vostro comportamento, e anche le circostanze della vita. A causa di ciò, le nostre esperienze sembrano provare, e quindi rafforzare, le nostre immagini dell’io, ed a seconda dei casi si crea un cerchio vizioso o un ciclo favorevole. Ad esempio, uno scolaro che si vede come un “tipo da quatto”, o un altro completamente “ottuso in matematica”, troverà invariabilmente che le sue pagelle lo confermeranno tale, ed egli ne avrà così “prova”. Una ragazza che si considera come il tipo di persona che non piace a nessuno, vedrà che al ballo della scuola nessuno l’invita. Ella in effetti allontana. Il suo atteggiamento di auto-compassione, la sua aria di cane bastonato, l’esagerata ansia di piacere, o forse la sua inconscia ostilità verso coloro che essa crede le arrecheranno offesa, tutto contribuisce ad allontanare le persone che potrebbero esserne attratte. Allo stesso modo un commerciante o un uomo d’affari, troveranno che le loro esperienze pratiche tendono a “provare” che l’immagine del loro io è esatta. A causa di questa “prova” oggettiva, raramente un individuo penserà che i suo problemi hanno origine dall'immagine che egli ha del proprio io, o dalla valutazione che egli fa di se stesso. Dite ad uno studente che egli “crede” soltanto di non capire l’algebra, e dubiterà della vostra sanità mentale; ha provato e riprovato, e la pagella ripete sempre la stessa storia. Dite al commerciante che è solo un’idea che egli non possa guadagnare più di una data somma, ed egli vi proverà che avete torto, registri alla mano. Sa bene con quanta forza ha tentato, e ha fallito. Tuttavia, come vedremo più tardi, si sono verificati cambiamenti quasi miracolosi nel rendimento di studenti, nella capacità di guadagno di commercianti, una volta portati al punto di cambiare la loro immagine dell’io.
2) Si può cambiare l’immagine dell’io, e numerosi casi hanno dimostrato che non si è mai né troppo vecchi né troppo giovani per farlo, iniziando di conseguenza a vivere una nuova vita. Una delle ragioni per cui è sempre sembrato difficile ad un individuo mutare abitudini, personalità, e modo di vivere, consiste nel fatto che fino a quel momento quasi ogni sforzo di cambiamento è stato diretto, per così dire, alla circonferenza piuttosto che al centro dell’io. Numerosi pazienti mi hanno più o meno detto : “Se si parla di “pensiero concreto”, io ho già provato, ma per me non funziona”. Tuttavia una piccola indagine rivela invariabilmente che questi individui hanno messo in pratica, o cercato di farlo, il “pensiero concreto” , solo in particolari circostanze esterne, riguardo ad un'abitudine particolare, o un difetto del carattere (“otterrò quel lavoro” – “In futuro sarò più calmo e rilassato” - “questo sarà un buon affare per me”). Ma essi non avevano mai pensato di cambiare il loro modo di considerare l’io che doveva in effetti portare a compimento tutto ciò.
Gesù ci disse che è follia applicare toppe di stoffa nuova su indumenti vecchi, o mettere vino nuovo in bottiglie vecchie. Il “pensiero concreto” non può essere usato con risultati positivi come toppa per ricoprire la stessa vecchia immagine dell’io. In effetti è letteralmente impossibile pensare realmente in maniera concreta circa una particolare situazione, fino a quando si ha un concetto negativo dell’io. Numerosi esperimenti hanno dimostrato che una volta cambiato il concetto dell’io, tutte le cose da esso dipendenti vengono compiute facilmente e senza sforzo”

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