venerdì 20 settembre 2019

How I found freedom in an unfree world


Titolo : How I found freedom in an unfree world - A Handbook for Personal Liberty
Autore : Harry Browne
Lingua : Inglese
Livello Difficoltà : 2\5
Audiolibro :(Amatoriale, su Youtube)
Voto Libro : 4\5
Estratto Tradotto :
"Per molte persone la libertà rimane una piacevole fantasia, qualcosa a cui pensare mentre portiamo avanti i nostri obblighi giornalieri nel mondo reale. Viviamo le nostre vite parlando vagamente di ciò che vorremmo in vita, ciò che ci manca, che non abbiamo, e ciò che ci previene dall'ottenere questa libertà. Per la maggior parte delle persone, la libertà è un "se solo..." "se solo non fosse per [persona\istituzione\altro]... avrei successo".
Spero di dimostrarvi, che le persone e le istituzioni sono relativamente incapaci di fermarvi - una volta che tu decidi come raggiungere la tua libertà. Ci sono cose che tu puoi fare per essere libero, e se sposti la tua attenzione verso queste cose, niente e nessuno starà sulla tua strada.
La libertà che cerchi è già adesso raggiungibile, ma rimane non notata.
Uno dei motivi è perché non si è a conoscenza delle molte alternative attorno a noi.
La seconda ragione è perché probabilmente abbiamo accettato senza mettere in discussione alcuni assunti che limitano la nostra libertà.
La nostra cultura è satura di "verità filosofiche" che sono comunemente accettate e secondo cui agiamo, raramente affrontate e messe in discussione. Io credo che questi "verismi" siano trappole.
Un tipico esempio di questa trappola è : "è da egoisti pensare prima a sé stessi" o "la libertà che ricerchi è immorale" o "il governo è più forte di tutti noi" o "è la volontà della maggioranza delle persone".
E' molto facile essere presi in trappola. I "verismi" sono ripetuti così spesso da venir presi come assunti garantiti. E questo può portarci ad agire secondo le suggestioni suggerite in essi - risultando spesso in perdite di tempo, lotte per inappropriate battaglie, e tentativi di fare l'impossibile.
Le trappole sono assunti che non sono stati messi in discussione.
Più di ogni altra cosa, si è liberi perché si è scelto di esserlo, ed uscire così dalla "silenziosa disperazione"
LA TRAPPOLA DELL'IDENTITÀ
Ci sono due tipi di trappole dell'identità :
1) Il credere di dover essere qualcuno di diverso da ciò che siamo
2) l'assunto che gli altri dovrebbero fare le cose nel modo in cui noi vorremmo fosse fatto
Nella prima trappola in poche parole rinunciamo alla nostra libertà per cominciare a vivere in uno stereotipo predeterminato e che non considera i nostri veri desideri, sentimenti, obiettivi.
La seconda trappola è più sottile, ma altrettanto pericolosa per la nostra libertà.
Quando ci aspettiamo che qualcuno abbia le nostre stesse idee, attitudini, ed i sentimenti che abbiamo anche noi, ci aspettiamo da lui che agisca in un modo diverso dalla sua natura. Come risultato ci aspettiamo dalle persone cose che non sono capaci di fare.
Cominciamo riconoscendo ciò che sappiamo su di noi.
Sappiamo che tu sei differente da chiunque altro in questo mondo. Così come due impronte digitali non sono identiche, due persone non sono identiche in termini di conoscenze, capacità di comprensione, attitudini, gusti...
Le tue conoscenze sono il risultato delle tue esperienze - ciò che tu hai fatto e visto e sentito, i luoghi in cui sei stato, chi hai conosciuto, e che cosa hai imparato da loro. Nessun altro ha vissuto la vita che tu hai vissuto ed ha fatto esperienza delle tue stesse cose. Il tuo modo di interpretare ciò che vedi è anch'esso unico. Ciò che consideri essere logica o senso comune varia in certi gradi dalla logica di una persona a quella di un'altra. Come risultato, vedi ed interpreti e reagisci a ciò che avviene attorno a te in modo differente da chiunque altro.
Il tuo modo di interpretare il mondo è anch'esso unico. Ciò che tu consideri essere logica o senso comune varierà di un certo grado dalla logica di una persona a quella di un'altra. Come risultato, vedi ed interpreti e reagisci a ciò che succede attorno a te in un modo differente da chiunque altro. Tu sei tu e solamente tu sei te stesso. Tu vivi in un tuo mondo, composto dalle tue esperienze. Non puoi essere qualcuno di diverso da chi sei.
Ogni persona agirà in accordo con la propria identità. Questo significa che sarà legato ai limiti delle sue conoscenze ed esperienze - anche se vorrebbe non fosse così. Aspettarsi che qualcuno agisca in modo diverso è cadere nella trappola delle identità, ed aspettarsi qualcosa che non può essere.
Potresti far agire e pensare una persona nel modo in cui tu vuoi... solo se fossi Dio. Ma non lo sei. Quindi è molto più utile riconoscere ed accettare ogni persona per quella che - e quindi avere a che fare con essa in accordo con questa consapevolezza.
Non si può controllare la natura delle altre persone, ma possiamo controllare il modo in cui abbiamo a che fare con loro, così come possiamo controllare l'estensione ed il mondo in cui sarai coinvolto da esse.
Il paradosso è che abbiamo un tremendo controllo sulle nostre vite, ma rinunciamo a questo controllo quando proviamo a controllare gli altri.
Per questo il fattore "verità" diventa importante. Vogliamo vedere le cose per quello che sono in modo da poter avere a che fare con esse nel modo appropriato. Quando fallisci nel vedere qualcosa per quello che é, ti aspetti un risultato diverso da quello che avverrà.
Il nostro modo di vedere le cose è soggettivo, colorato della nostra unicità.
Il proposito col conoscere "la verità" è riuscire a farla lavorare per noi. Abbiamo bisogno di verità in modo da avere a che fare con le cose per quello che sono ed ottenere risultati predicibili da esse.
Potremmo voler sapere come funziona un particolare meccanismo causa-effetto per riparare la macchina ; un altro potrebbe volerlo conoscere per costruire una bomba ; e qualcun altro ancora solo per tenersi informato. Ma il principio è sempre lo stesso, vogliamo conoscere la verità, in modo da poter produrre le conseguenze che vogliamo.
Le verità sono informazioni che portano a risultati predicibili.
Diventare liberi richiede anche un ben congegnato piano di azione. Non può essere ottenuto occasionalmente su spinte del momento. Per essere libero devi sapere che cosa stai facendo e perché.
In caso contrario, il minimo ostacolo potrebbe farti scartare il tuo piano ed portarti ad arrenderti.
ALTRE TRAPPOLE
Quando sei in una trappola emotiva non riesci più a calcolare il risultato delle tue azioni sul lungo periodo, cosa stai facendo.
Quando sei in una trappola intellettuale, il perché è perso.
Nella trappola intellettuale si crede che le nostre emozioni debbano conformarsi ad uno standard prestabilito.
Sei in una trappola intellettuale quando cerchi di negare i tuoi sentimenti negativi - come odio, paura, gelosia, senso di colpa. Quando trattieni le lacrime perché "piangere non è da uomini". Sei in trappola quando neghi le sensazioni positive, come l'infatuazione per qualcuno che "è sbagliato per te", o il divertimento facendo qualcosa che non è visto di buon occhio, o quando provi ad essere positivo su qualcosa che non ti fa stare bene.
Sei nella trappola anche quando credi di dover essere felice semplicemente perché fai quello che ti dicono ti farà felice.
Un buon esempio sono il businessman che deve ricordare costantemente a sé stesso che un lavoro daa 70.000 dollari all'anno ed un ufficio privato è ciò che ha sempre voluto. O la donna che si ripete di essere felice quando sposata con quattro bambini in una casa in periferia.
Ognuno di loro vive una vita che dovrebbe renderli felici, ma a cui emotivamente non rispondono con felicità.
Un'emozione è una risposta involontaria a qualcosa che accade. Non è intenzionale. Sono involontarie reazioni a ciò che avviene, di queste le due emozioni base sono felicità e tristezza - la sensazione di stare bene mentalmente o lo stress mentale.
Per trovare la felicità dobbiamo conoscere la nostra unica natura emozionale a che cosa risponde. Dobbiamo osservare e prendere seriamente le nostre reazioni emotive, in quanto se cerchiamo di far rientrare le nostre emozioni in uno standard precostruito, perdiamo il contatto con noi stessi e restiamo ciechi alla parte più importante di noi stessi - ciò che ci farà felice.
Le emozioni negative possono agire come segnale per te, per farti capire che con una parte della tua vita non sei in armonia, e che richiede attenzione.
Negare queste emozioni lascerà il problema irrisolto e renderà più probabile che ricorra nuovamente in futuro. Non basta desiderare che le emozioni negative scompaiono; ma riconoscerle ed eliminarle."

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