Titolo : Crea La Vita Che Vuoi
Autore : Lucia Giovannini
Lingua : Italiano
Livello Difficoltà : 1\5
Audiolibro : No
Voto Libro : 5\5
Estratto :
"Questo progetto nasce dall'ebook Crea il lavoro che vuoi, che il mio editore mi ha proposto di trasformare in un vero e proprio libro. Ho iniziato subito a fare ricerche per approfondire alcuni aspetti, ma dopo qualche settimana la mia editor mi ha ricontattata per dirmi che sarebbe stato ancora meglio se avessimo lavorato a un progetto più ampio, che non trattasse solo della sfera professionale ma anche di quella relazionale.
Questo perché, in effetti, siamo esseri complessi e non è possibile separare le varie aree della nostra esistenza.
Se abbiamo un problema importante nell'area lavorativa spesso la nostra intera vita ne risente, ma è altrettanto vero che se ci troviamo ad affrontare delle tensioni in famiglia o con il partner ne risente il nostro lavoro. Focalizzarsi solo su un ambito tralasciando il resto, infatti, è come guidare un’auto senza una ruota.
Insomma, più che singoli contenitori possiamo vedere le diverse parti di cui è composta la nostra vita come le sfaccettature di un poliedro o come vasi comunicanti che si influenzano a vicenda.
Per questo motivo, leggendo Crea la vita che vuoi, avrai modo di lavorare su più aree della tua esistenza anche se il tuo problema principale riguarda l’aspetto professionale oppure è esclusivamente relazionale.
È il percorso ideale per sbloccare il tuo massimo potenziale nascosto. È il sentiero per spostarti dal luogo in cui ti trovi (e in cui forse ti senti arenato), per andare nel mondo a esplorare nuove infinite possibilità.
In questo libro troverai spunti, idee e strumenti fondamentali per realizzare in modo naturale la vita che hai sempre desiderato.
In questi anni, infatti, ho rielaborato molte delle discipline che insegno da tempo e in Crea la vita che vuoi le ho combinate in modo unico e innovativo. Quello che ne è uscito è un sistema rivoluzionario in grado di aiutare chiunque voglia smettere di essere schiavo delle proprie paure e desideri vivere pienamente la propria esistenza.
Crea la vita che vuoi prende spunto sia dai diversi insegnamenti che ho ricevuto in oltre trent'anni di esperienza da uomini e donne di medicina in diverse parti del mondo, sia dalle ultime ricerche delle neuroscienze, del coaching e della psicologia positiva.
Se infatti in alcuni capitoli (come la parte dedicata alla fotografia della nostra vita attuale o quella sul lavoro) utilizzeremo un approccio più cognitivo e strutturato, in altri momenti (per esempio nell'area dedicata alla relazione con noi stessi e col Divino) troverai una maggior attenzione agli aspetti energetici e un orientamento più trascendente.
Questa combinazione unica di spiritualità e pragmatismo, che è anche un aspetto chiave dei miei corsi, ci porta a utilizzare entrambi gli emisferi del cervello in modo sinergico, a risvegliare le nostre capacità di pensiero innovativo e di problem solving, a stimolare ogni sfaccettatura del diamante della nostra coscienza e a rendere il percorso molto più potente ed efficace.
Tutti gli insegnamenti che troverai nel libro li ho sperimentati in prima persona, e tuttora li applico, dal momento che mi hanno permesso di realizzare i cambiamenti che ho sempre desiderato.
Con questo non voglio dire di essere arrivata, o che la mia vita sia perfetta così com'è. Credo che - per fortuna - ci sia sempre spazio per il miglioramento, ma questo metodo mi ha aiutata e mi aiuta ancora oggi a creare la vita che voglio giorno dopo giorno, e la stessa cosa ha fatto con le migliaia di persone nel mondo che hanno seguito i miei corsi.
Per chi è questo libro?
Se vuoi smettere di limitarti a sognare e iniziare a creare il futuro che desideri e meriti, se vuoi liberarti dai blocchi, dalla paura di non riuscire e diventare finalmente chi avresti sempre voluto, allora questo è il libro giusto per te.
Attraverso un momento di riflessione avrai modo di capire cos’è già in linea con i tuoi desideri e che cosa invece non lo è.
Una volta fatta luce sulla fotografia della tua vita attuale, potrai iniziare a «correggere la rotta» affinché ti conduca dove vuoi tu.
Per questo motivo ho suddiviso il libro in varie parti, ognuna delle quali ha un ruolo specifico nel nostro percorso insieme.
Credo che avere una visione chiara di tutti gli elementi (o almeno dei più importanti) che compongono una vita felice renda il viaggio più produttivo, consapevole e magari anche un pizzico più facile.
Tratteremo due grandi temi: il lavoro e le relazioni, incluso ovviamente il rapporto con noi stessi.
Ho deciso di focalizzarmi su questi argomenti perché costituiscono la parte centrale (se non la totalità) della vita di tutti noi.
Quando queste aree sono in equilibrio, ben bilanciate e sviluppate, ecco che la nostra vita può decollare.
Quello che cambia da persona a persona è la percentuale di tempo dedicato all’una o all’altra sfera, ma se le «relazioni» sono sempre presenti nelle giornate di tutti indipendentemente dal proprio stile di vita, il «lavoro» non è da meno, va solo declinato in modo più preciso.
Mi spiego meglio.
Se hai un impiego è facile (anche se non sempre) identificare il tempo che spendi lavorando. Se stai cercando un’occupazione, la tua attività principale è trovare lavoro.
Se sei ancora troppo giovane per lavorare è probabile che la maggior parte delle tue ore le trascorri studiando.
Se sei in pensione, le giornate saranno scandite da una diversa routine. Magari ti dedichi alla famiglia, oppure fai volontariato, frequenti gli amici o ti godi i tuoi hobby. In ogni caso, molti dei contenuti che leggerai nella parte dedicata al lavoro saranno applicabili alla tua vita quotidiana.
Perché in questo libro non si parlerà di tecniche, si parlerà di te.
Qualunque sia il tuo ruolo principale nella vita, qualunque sia l’attività in cui sei impegnato, qualunque sia la persona con cui sei in relazione, tu sei il comune denominatore che conduce il gioco, almeno quello della tua vita.
Quanto sei consapevole?
Nagarjuna era un monaco buddista che viveva come eremita nella foresta. Gli unici oggetti che possedeva erano un pezzo di stoffa con cui coprirsi il corpo e una vecchia ciotola per mendicare.
Un giorno fu chiamato a corte dalla regina che in segno di devozione gli fece dono di una ciotola d’oro tempestata di diamanti. Dopo aver lasciato il palazzo reale, il grande saggio si accorse di essere osservato da un ladro che vedendolo pensò: che cosa se ne fa questo eremita di una ciotola d’oro? Conviene più a me averla che a lui.
E così si mise a seguire Nagarjuna fino alla sua povera capanna nella foresta. Il ladro restò nascosto fra gli alberi in attesa del momento propizio per sottrarre al sant’uomo il prezioso oggetto.
All’improvviso Nagarjuna prese la ciotola d’oro e la gettò nella sua direzione. Il brigante restò esterrefatto e non potè fare a meno di avvicinarsi per chiedergli: «Come fai a essere così indifferente? Vorrei anch’io apprendere questo tuo segreto».
Nagarjuna quindi gli spiegò: «Ho gettato la ciotola verso di te per invogliarti a entrare, se mi fossi messo a dormire tu saresti venuto a rubarla e non avremmo potuto parlare».
Il predone restò meravigliato e gli disse: «Spesso ho visitato altri maestri e mi hanno sempre detto che se volevo i loro insegnamenti dovevo prima smettere di rubare... ma come potrei? Questo è il mio lavoro e non posso lasciarlo. Tu puoi darmi qualche insegnamento senza che io vi rinunci?»
«Certo», rispose il monaco, «continua pure a rubare, ma quando lo fai sii perfettamente consapevole, non distrarti, metti la massima attenzione in ciò che stai facendo. Fra quindici giorni ritorna qui da me a riferire.»
«Questa istruzione mi piace», disse il ladro, «la metterò in pratica.» E se ne andò soddisfatto con la ciotola sotto il braccio.
Dopo appena tre giorni il ladro si ripresentò da Nagarjuna e gli disse: «Mi hai tratto in inganno: ogni volta che stavo per rubare e diventavo perfettamente consapevole, la mia mente entrava in uno stato di beatitudine e non potevo più compiere il furto, quindici giorni sono troppi mi sono bastati tre giorni e ora non so più che fare...»
«Adesso puoi scegliere», disse Nagarjuna, «fra il continuare a rubare senza consapevolezza o smettere ed entrare nella buddità.»
E il ladro: «Come potrei rinunciare alla beatitudine che ho sperimentato in questi tre giorni? Ora dammi l’iniziazione e prendimi come tuo discepolo».
Grazie alla mia esperienza di coach, posso affermare che la maggior parte delle insoddisfazioni, delle frustrazioni e dell’ansia deriva dalla scarsa consapevolezza che le persone hanno di sé e di ciò che fanno ogni giorno.
Il racconto del ladro e del monaco Nagarjuna ci mostra come la consapevolezza sia quella funzione che ci permette di essere sempre collegati con noi stessi, di vivere ogni momento intensamente e con quel tipo di partecipazione che la nostra vita merita.
Essere consapevoli significa, tra le altre cose, conoscere se stessi e i motivi delle proprie scelte, così come anche le conseguenze di tali scelte (se non di tutte almeno di una buona parte di esse).
Pertanto il primo passo per imparare a essere consapevoli è sapersi ascoltare.
«Non ce la faccio più, ogni anno mi dico che voglio cambiare, che non posso andare avanti così, poi regolarmente ogni anno sembra la fotocopia di quello precedente, le mie giornate si ripetono tutte uguali, sei giorni alla settimana.» Mora, sulla cinquantina, Marina indossa un tailleur di ottima sartoria. Ed è visibilmente provata, nonostante si sforzi di sorridere.
Quel sorriso però sembrava lì sul suo volto più per mostrarsi cordiale e ottenere approvazione che per esprimere una vera gioia interiore.
Era il nostro primo incontro. Non aveva ancora aperto bocca ma io mi ero già accorta di quanto fosse alto il suo livello di stress.
Dopo averla ascoltata per una decina di minuti di quanto nonostante tutti i suoi sforzi la sua società di servizi facesse fatica a sbarcare il lunario, di come le toccasse rivestire tutti i ruoli, dall’ideare i servizi al cercare i clienti, dal customer care alla fatturazione, di come si ritrovasse a lavorare sì in proprio come aveva sempre voluto, ma ventiquattro ore su ventiquattro, ero riuscita a intervenire e interrompere quel fiume in piena invitandola a fermarsi un attimo, a fare un respiro profondo, a dirmi che cosa sentiva nel corpo e nella mente e quali emozioni provava.
All’inizio fu molto difficile, non lo ammise con schiettezza, ma alla fine del nostro incontro mi confidò che aveva pensato fosse una perdita di tempo.
Era così abituata a correre che fermarsi, anche «solo» per ascoltarsi, era assolutamente fuori discussione. Ma, dopo poco, riuscì a entrare in contatto con se stessa e a esprimere le sue sensazioni.
Per la prima volta dopo anni si era concessa del tempo per ascoltare davvero quello che sentiva e non aveva idea di riuscire a provare e pensare così tante cose insieme. Aveva dentro una grande confusione, ma almeno ora poteva iniziare a fare ordine.
Affrontammo il tema di tutti i suoi numerosi impegni solo dopo un paio di incontri, ma a quel punto era già in grado di guardarli da una nuova prospettiva.
Le era bastato poco per riaccendere la luce della consapevolezza, e anche se gli automatismi creati nel corso degli anni non smettono di esistere da un giorno all’altro Marina aveva capito che poteva scegliere.
E lo stesso vale per te.
Nella frenesia della vita di tutti i giorni di rado ti viene concesso il lusso di rallentare e riflettere, quindi è normale se in questo momento il tuo livello di consapevolezza è piuttosto basso; già solo renderti conto del fatto che puoi porre la tua attenzione anche su ciò che accade dentro di te (e non solo fuori di te) ti dà la possibilità di scegliere.
Se hai scelto di leggere questo libro, probabilmente è perché sei pronto a un cambiamento e io sono qui per affrontarlo insieme a te."
Nessun commento:
Posta un commento