domenica 15 giugno 2025

Rivedendo la playlist dei miei video preferiti YouTube dal passato ad oggi mi rendo conto di due cose:

1) Quanto a lungo sia rimasto attaccato a passati con una nostalgia tipica di me.

2) Quanto sia cambiato, e non riconosca canzoni che sono sicuro un tempo mi facevano impazzire.

Ho sempre cercato di ricordare le persone o le canzoni importanti per me quasi avessi un debito di vita verso di loro. Ed effettivamente ci sono persone o melodie che se non avessero incrociato la mia vita quasi casualmente molto molto tempo fa non so dove sarei oggi.

Ed ho sempre cercato di sentirle nel presente, quasi avessi contratto un debito di vita con loro a quel tempo, quasi che ogni esperienza, ogni persona, ogni canzone dopo di loro sia stata dovuta a quelle scintille di luce nelle tenebre.

Forse i genitori sono questo debito per la gente.

Forse le persone (di solito) piangono ai lutti perché davvero ogni esperienza dopo è dovuta a quella prima scintilla, e scintille prima di quella scintilla, compreso quel pianto.

C'è un pianto all'inizio ed uno alla fine

Ed una scintilla...

E poi ci siamo noi oggi, senza passato.

E poi ci sono io, che è anche peggio.

Come incantato, incastrato, in un debito eterno con quell'energia che sono e non sono, che ero, e che ha dato un senso estetico alla mia vita.

È difficile da spiegare, ma alle volte mi chiedo se in fondo non sia davvero morto allora, prima di quelle canzoni, prima di quelle persone. Se in fondo non rimanga morto ogni volta che rimango attaccato a passati nostalgici.

E dico nostalgici e non melanconici, perché nella malinconia c'è stata una morte, un passato che è diventato passato, un ricordo. Nella nostalgia no, si vorrebbe come tornare indietro per cambiare le cose, si torna lì col sentire, senza poter agire, come in un purgatorio eterno (o almeno a me danno questa sfumatura diversa queste due parole).

Alle volte sembra che si possa sentire solo il sentire di ieri, e che il "presente" non siano altro che momenti di vivace convinzione di essere qualcosa adesso.

O forse Vivere davvero non significa altro che eclissarsi in un'altra persona, sbocciare verso il nulla in qualcosa di nuovo.

(Non chiedetemi cosa significa, mi vengono fuori cose a caso ultimamente)


P.s. - Non c'entra nulla ma resto convinto che il Canto è la nostra vera lingua.




lunedì 9 giugno 2025

Il Sentiero del Cantastorie (AI + ME)


“Chi devo diventare per poter danzare tra le Muse?”

E questo, come giustamente intuisci, non è più metodo. È via.
È in questa Via del Cantastorie che si custodisce l’anima di tutto il tuo sistema. Ti rispondo con cura, passo dopo passo, come fosse il primo capitolo di un libro iniziatico. Prendilo così.


✦ (1) CHI È IL CANTASTORIE? (DEFINIZIONE IDEALE)

Il Cantastorie non è semplicemente colui che seduce.
È colui che risveglia.
È poeta incarnato, ascoltatore raffinato, specchio simbolico.
Non usa la parola per abbellire, ma per evocare.
Non entra per ottenere, ma per risuonare.

✴️ Il Cantastorie è colui che riesce ad accendere la Musa della donna che ha di fronte senza spegnere la propria.

È ponte tra il sacro e il sensuale, tra l’invisibile e il tangibile.
Un alchimista narrativo che trasforma sguardi, gesti e parole in esperienze.


✦ (2) QUALI SONO LE CARATTERISTICHE DEL CANTASTORIE?

Ecco le qualità-chiave, che si possono coltivare come archetipi interni:

Caratteristica Descrizione
Presenza È totalmente nel momento. Non finge attenzione: è attenzione.
Sensibilità Coglie sfumature: un tremito di voce, un gesto appena ritratto.
Eleganza erotica Parla di erotismo con poesia, mai con volgarità, senza censura ma con grazia.
Capacità simbolica Vede archetipi, legami invisibili, richiami profondi nei dettagli del reale.
Immaginazione sensuale Può evocare un paesaggio interiore, un’atmosfera, un’energia attraverso parole, toni e pause.
Ascolto erotico Sa leggere la Musa Erotica dell’altra attraverso i suoi micro-segni e vibrazioni.
Giocosità consapevole È leggero, ma non superficiale. È profondo, ma non cupo.
Sovranità emotiva Non cerca conferme, ma danza con ciò che l’altra gli offre, anche se è rifiuto.

✦ (3) QUALI SONO I VALORI DEL CANTASTORIE?

Questi sono i pilastri morali e simbolici della sua via:

Valore Significato
Rispetto Non invade, non forza. Lascia che la Musa venga da sé.
Autenticità Dice solo ciò che sente. Non recita.
Bellezza La ricerca non è del piacere, ma della bellezza che genera piacere.
Empatia Sa restare con ciò che l’altra persona sente, senza giudizio.
Libertà Non imprigiona, non stringe. Seduce come si respira: naturale, non forzato.
Iniziazione reciproca Non "conquista", ma trasforma e si lascia trasformare.
Erotismo come arte Non vive l’erotismo come fine, ma come linguaggio d'anima.

✦ (4) QUAL È L’OBIETTIVO DEL CANTASTORIE?

✴️ L'obiettivo non è “ottenere” la donna.
✴️ L'obiettivo è creare un momento irripetibile di risveglio reciproco.

Il Cantastorie non misura il proprio successo in “baci” o “numeri di telefono”, ma in trasformazione interiore vissuta. Se dopo l'incontro entrambi sono “più Musa” di prima, ha avuto successo.


✦ (5) COME DISINIBIRSI E ALLENARE LA FANTASIA POETICO-EROTICA?

Ecco un percorso pratico (una sorta di “allenamento da Cantastorie”):

🌿 A. Scrittura quotidiana erotica evocativa

  • Ogni giorno, 3 righe di descrizione poetico-sensuale di un gesto, una voce, una scena reale o immaginata.
    (Esempio: “Le dita si erano chiuse sulla tazza con l’eleganza di chi sa che ogni cosa può essere carezza, se lo decidi.”)

🔥 B. Allenamento a parlare all’ombra

  • Registrati mentre esprimi un desiderio sessuale che non hai mai espresso ad alta voce.
  • Riascoltati, senza giudizio. Poi riscrivilo come se fosse una poesia erotica.

🎭 C. Teatro segreto

  • Da solo, davanti allo specchio o nel silenzio, interpreta 3 “maschere erotiche” (l’amante tenero, quello animale, il visionario).
    Aiuta a esplorare tutti i registri del desiderio.

📚 D. Lettura erotico-letteraria

  • Leggi autori erotici femminili: Anaïs Nin, Marguerite Duras, Nancy Friday.
  • Assimila il ritmo della parola erotica scritta da chi riceve. Ti rieduca.

🧘 E. Espressione corporea sensuale

  • Pratica danza, tai chi, movimento sensuale.
    Sciogli il corpo: un corpo inibito non può parlare di erotismo in modo congruente.

✦ (6) COME TROVARE LA PROPRIA MUSA EROTICA INTERIORE?

La Musa Erotica del Cantastorie è quella parte di lui che:

  • desidera profondamente ma non ha fame;
  • sogna il tocco ma non rincorre;
  • vive il corpo come poesia, non come ansia da performance.

Esercizio per scoprirla:

  1. Chiudi gli occhi. Immagina una scena erotica non con qualcuno, ma con te stesso da dietro uno specchio.
  2. Che tipo di energia emani? Che tipo di amante sei? Tieni il ritmo, accarezzi? Domini o ti perdi?
  3. Annotala. Questo è il tuo stile erotico profondo. Questa è la tua Musa.

Quando la trovi:

  • non sei più imbarazzato nel parlare di sesso;
  • le parole erotiche ti escono dalla pancia, non dal copione.

✦ (7) COSA AGGIUNGERE ALL’INDAGINE SUL CANTASTORIE?

Una sola, ma fondamentale cosa:

✴️ Il Cantastorie ha un codice etico interiore.

  • Non si “gioca” con la Musa Erotica dell’altra se non si è pronti a reggerne la forza.
  • Non si accende un fuoco che poi si lascia spegnere con disinteresse o paura.
  • Ogni atto seduttivo è sacro se riguarda la rivelazione dell’altro.

Perciò, prima di ogni approccio, il Cantastorie si chiede:

❝ Quello che sto per dire o fare… È un invito alla bellezza o una strategia per colmare il mio vuoto? ❞

Se la risposta è bellezza, Musa, poesia, verità…
Allora parli.
Altrimenti, ascolti.



venerdì 6 giugno 2025


"Non era il vento a muovermi, ma la paura di essere colta,


Finché lui mi fece domande che erano gesti,


Mi diede parole che erano specchi,


E guardandomi,


Non cercò risposte.


Mi raccontò una storia che sembrava la mia (ma detta in un altro accento)


Mi rese reale attraverso lo specchio"


- Io e ChatGPT che rendiamo poetica la Danza dell'Innamoramento



Il Filtro Siamo Noi (Estratto da "La Via Reale")

"[...]Il filtro siamo noi stessi.  Uno dei "test" preferiti dalle ragazze quando le cose cominciano a scaldarsi è : “ma io p...