"Chi è convinto della propria purezza diviene crudele con gli altri".
È un ciclo che si ripete.
Tra Green Pass, Daspo a caso, manifestazioni bloccate a simpatia, ed altre minchiate, mi convinco sempre più che almeno la messa dei Cristiani era solo la Domenica. Questa quotidiana liturgia del Covid ha un po' fracassato le balle. Comunque la cosa più sconvolgente in assoluto di questo periodo storico è stato comprendere come la paura instillata dalle propagande funzioni in maniera eccezionale nel controllo dei comportamenti delle persone e nello spingerle ad accettare le cose più idiote e logicamente in corto-circuito. È come un virus che viene installato, un demone che entra dentro alcune persone e pensa per loro. E dico persone, e non masse, perché anche nei singoli vedo quasi sempre scegliere la paura ancora ed ancora in ogni decisione della vita, anche al di fuori del Covid. E dire che San Francesco, Cristo, Madre Teresa, e chissà quanti altri giravano tra i lebbrosi belli tranquilli. Qui la gente è terrorizzata dall'invisibile, ed aggiungo io perché non lo conosce più, lo nega, e quindi ne è facilmente controllato. Comprendo anche meglio perché il Cristianesimo portava avanti paradossi che sono principi quali che solo con la morte si può rinascere alla Vera Vita. Troppa gente morta parla di vita, chi conosce davvero invece è fedele ad Arpocrate. Scoprire che tutti abbiamo due orecchie, ma non tutti sappiamo ascoltare è tra le cose più demoralizzanti con cui mi sia confrontato crescendo. E più cresco, più vedo gente spaventata che traumatizza e si traumatizza costantemente. La paura fa troppo rumore, e la via dello schiavo è ormai familiare. Nella creazione di un nuovo senso di colpa e peccato originario che arriverà per tutti post "pandemia", comunque scelgo l'Amore di sentire, la libertà dell'uomo morto a sé stesso.
- Robe che avevo voglia di scrivere