mercoledì 9 luglio 2025

Il Filtro Siamo Noi (Estratto da "La Via Reale")

"[...]Il filtro siamo noi stessi. 

Uno dei "test" preferiti dalle ragazze quando le cose cominciano a scaldarsi è : “ma io pensavo fossi gay”

Quando accadeva a me ero sempre lì a rispondere a questa idiozia.

A fare tutto un discorsone sul fatto che pensavo di essere bisex, ho fatto mie esperienze per togliermi ogni dubbio, ed ho capito che no, sono etero.

A raccontare storie…

… a nutrire quella realtà, che era solo un’osservazione, una pulce nell’orecchio, a cui però ho sacrificato la mia attenzione, rendendola reale. 

Quando in questi campi della seduzione si legge che uno dei modi per superare i suoi “shit-test” sia ignorarli, fare finta di niente, e proseguire con l’interazione, si pensa che questa sia “una tecnica”.

Il problema con “le tecniche” è che sono qualcosa che si fa, e non che si è.  

Io se voglio giocare a calcetto con gli amici, inseguire una palla per metri e metri, sudare, gettarmi a terra, e magari prendermi qualche pallonata addosso, non è una cosa a cui devo pensare. Sento di volerlo fare. Pregusto il piacere di quell’ora di partita. Assumo che mi divertirò. Che sarà una bella esperienza. Quando gioco non penso : “ecco adesso ho la palla, userò la tecnica “x” per arrivare a…”. Penso, anzi non penso, semplicemente a divertirmi, corro come un matto, e quando sento che devo passare la palla la passo, quando tirare tiro. Non mi faccio dubbi sul se la palla arriverà al mio amico o in porta una volta calciata, non mi chiedo se ho inclinato dei giusti gradi la caviglia del piede e la gamba, se il muscolo ci metterà la giusta forza, il vento quanto tira dall’altra parte, o cose simili… 

… vedo il mio amico, o la porta, e calcio con la massima fede

…Chiedete e vi sarà dato…

…A meno che non creda di non essere abbastanza bravo a tirare, ed allora faccio autosabotaggio, mi filtro, ovvero limito la mia espressione di me, e quando di fronte alla porta anziché semplicemente buttarla dentro, penso al se farlo, o se magari dovrei passare la palla a quel mio amico che sa tirare…

…alla meglio perdo il momento, alla peggio proprio la palla, e brucio un’occasione d’oro di fare +1

+1 non solo per me, ma per tutta la squadra



In realtà è tantissimo che non gioco a calcetto, ma credo la metafora sia arrivata. 

Tutto questo vale anche nel gioco con le ragazze.

Hai una bocca con cui disarmare le sue resistenze ed accompagnarla verso il vostro piacere, degli occhi per farle pregustare la promessa di ciò che potrebbe accadere, ed un corpo in grado di trasmettere magnifiche sensazioni di piacere e calore, per realizzare ogni fantasia.

Ma invece stai lì, a contrattare con te stesso, a pensare se sei in grado di calciare quella palla, nonostante due gambe le hai. Resti lì, di fronte alla porta imbambolato. Ed arriva allora l’avversario, il Bastardo (sì sei tu), che toglie palla, e ti lascia lì come uno scemo, esattamente come lo scemo che credi di essere. 

Devi essere davvero scemo, visto che finisce sempre così. 

“Scemo” deriva dal latino semus, era una misura di mezzo piede, fino a diventare l’aggettivo che tutti sappiamo, ad indicare qualcuno che è mezzo pieno, non completo.

O che compie azioni incomplete

Adesso inizia davvero questo nuovo materiale aggiornato al 2024, reggiti forte. 


CAPITOLO I - IL FILTRO SIAMO NOI STESSI 


Beta, alpha, omega…

… non devono essere ruoli biologici per te che stai leggendo questo libro, ma modi di esistere. Rappresentano la tua capacità di intraprendere azioni, di essere causa nel mondo, anziché riverbero delle azioni portate avanti da altri.

Ci sono solo due poli nell’essere:

Attivo.

Reattivo.

Il polo attivo è solitamente legato alla polarità maschile. Rappresenta la capacità di intraprendere un’azione che andrà a cambiare quella sconosciuta massa di pongo esterna a noi in cui siamo immersi e che siamo soliti chiamare “realtà esterna”. Grazie a questa capacità di azione dei tuoi antenati (e tua) oggi hai una casa in mattoni sopra la testa, ed un computer o cellulare su cui leggere questo testo. Qualcuno ha preso mattone dopo mattone, e costruito quella tua casa. Poi ci ha fatto i circuiti per l’elettricità, l’ha tinta, ed insomma ci siamo capiti. Stessa cosa per il pc, o smartphone. 

Un principio maschile attivo ha manipolato la realtà, e l’ha piegata ai suoi Desideri, alla sua Volontà.

Per il bene di tutti. 

Il polo reattivo è invece quello che si trova la casa attorno, e fa : “wooah, bella, e quanto si sta bene qui”. Va bene, è una cosa buona e piacevole, ma è una posizione più da polo femminile. 

Che non significa che sei gay quando ti stiracchi e ti godi per bene la morbidezza del tuo letto. Vuol semplicemente dire che quando lo fai (o quando ascolti una musica come sto facendo io in questo momento), sei in una posizione recettiva agli stimoli. È piacevole non è vero ? Ti fa sentire inferiore ? 

No, se sei sano no.

Questa è la posizione in cui si trova il femminile, anche in discoteca, o dove baccagli di solito tu.

Esso è in una posizione recettiva rispetto agli stimoli esterni, ovvero aperta al piacere del momento, più che al far accadere cose piacevoli.

Cosa fai quando ti parte la pubblicità mentre guardi la tv, o un video youtube ? Ti tocca interrompere il flusso di piacere recettivo in cui sei, ed o cambiare canale, o mutare il volume della tv, o ancora aspettare il “salta” sotto il video youtube.

Sei forzato a tornare in una posizione maschile attiva, di azione. Ed è fastidioso se te la volevi semplicemente godere. 

Stai capendo quello che ti sto dicendo ?

Pochi eletti hanno capito davvero questa cosa, ancora meno riescono a tradurla nel modo chiaro in cui te la sto spiegando io. Volevi le conoscenze esoteriche, adesso è il momento in cui devono arrivarti. Sei pronto a riceverle ? 

Per il femminile tu sei contesto, ambiente, una bella canzone da spotify o youtube. 

E lei è lì, recettiva, a gustare se la tua musica è una musica piacevole ed affine al suo senso estetico, o se deve cambiare CD.

Se sei in posizione di principio attivo, sei quello che suona, ed ha piacere nel farlo. Lei è il pubblico di fangirls che gode della bellezza che sprigioni.

Lei è lì per reagire a te. E scoprire che cosa sente rispetto a te.

Per stare bene.

E non è inferiore a te per questo. Questa è una cosa stupida anche solo da pensare. Esattamente come sarebbe stupido pensare che se sei al concerto del tuo cantante preferito, sei inferiore a lui o lei. Sei semplicemente in una posizione recettiva rispetto a lui o lei. E se sei sano ti stai semplicemente godendo l’effetto che ha il suo talento su di te. 

Tu sei l’opera d’arte vivente, le sensazioni che trasmetti, lei il tuo pubblico. 

Credevi fosse l’opposto vero ? 

Dopotutto è lei che si trucca e si mette in tiro per te, prima di uscire…

… ed in una certa misura hai ragione. 

Lei in questo modo ispira l’azione degli uomini abbastanza uomini da essere attratti da lei, e da prendere azione rispetto a lei. 

“Io sono questo fuori, tu sei la stessa cosa dentro ?”

Io sono bellissima, tu rappresenti la sicurezza in questa bellezza ? Rappresenti me che non ho paura di esprimere la mia potenza sessuale nel mondo con abiti colorati, succinti, e vistosi ? Me che sono aperta a rischiare di attirare il tipo di persona sbagliata ? Sei coraggioso quanto me ?

O sarai pubblico anche tu ?

I due poli si uniscono solo se complementari, se sono la stessa cosa non vi è magnetismo, esattamente come i poli di una calamita devono essere diversi per attrarsi. [...]"


Estratto dai Milioni di Materiali ne "La Via Reale" : https://lilianlamiel.gumroad.com/


...

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Stavo rileggendo cose dal mio programma di seduzione (è imbarazzante dover ripassare sé stessi ogni tanto, ma chi abbia mai scritto qualcosa di medio-lungo capirà), e mi sono imbattuto in un aggiornamento 2024 (Oggi stiamo ad aggiornamenti 2025, sull'uso delle AI in seduzione), e nulla, spero la lettura vi sia stata gradita, anche solo per capire che certe cose possono essere portate avanti in modi DECISAMENTE diversi da certi ADS imbarazzanti che mi arrivano su Facebook o Youtube .

Un saluto a tutti <3

domenica 15 giugno 2025

Rivedendo la playlist dei miei video preferiti YouTube dal passato ad oggi mi rendo conto di due cose:

1) Quanto a lungo sia rimasto attaccato a passati con una nostalgia tipica di me.

2) Quanto sia cambiato, e non riconosca canzoni che sono sicuro un tempo mi facevano impazzire.

Ho sempre cercato di ricordare le persone o le canzoni importanti per me quasi avessi un debito di vita verso di loro. Ed effettivamente ci sono persone o melodie che se non avessero incrociato la mia vita quasi casualmente molto molto tempo fa non so dove sarei oggi.

Ed ho sempre cercato di sentirle nel presente, quasi avessi contratto un debito di vita con loro a quel tempo, quasi che ogni esperienza, ogni persona, ogni canzone dopo di loro sia stata dovuta a quelle scintille di luce nelle tenebre.

Forse i genitori sono questo debito per la gente.

Forse le persone (di solito) piangono ai lutti perché davvero ogni esperienza dopo è dovuta a quella prima scintilla, e scintille prima di quella scintilla, compreso quel pianto.

C'è un pianto all'inizio ed uno alla fine

Ed una scintilla...

E poi ci siamo noi oggi, senza passato.

E poi ci sono io, che è anche peggio.

Come incantato, incastrato, in un debito eterno con quell'energia che sono e non sono, che ero, e che ha dato un senso estetico alla mia vita.

È difficile da spiegare, ma alle volte mi chiedo se in fondo non sia davvero morto allora, prima di quelle canzoni, prima di quelle persone. Se in fondo non rimanga morto ogni volta che rimango attaccato a passati nostalgici.

E dico nostalgici e non melanconici, perché nella malinconia c'è stata una morte, un passato che è diventato passato, un ricordo. Nella nostalgia no, si vorrebbe come tornare indietro per cambiare le cose, si torna lì col sentire, senza poter agire, come in un purgatorio eterno (o almeno a me danno questa sfumatura diversa queste due parole).

Alle volte sembra che si possa sentire solo il sentire di ieri, e che il "presente" non siano altro che momenti di vivace convinzione di essere qualcosa adesso.

O forse Vivere davvero non significa altro che eclissarsi in un'altra persona, sbocciare verso il nulla in qualcosa di nuovo.

(Non chiedetemi cosa significa, mi vengono fuori cose a caso ultimamente)


P.s. - Non c'entra nulla ma resto convinto che il Canto è la nostra vera lingua.




lunedì 9 giugno 2025

Il Sentiero del Cantastorie (AI + ME)


“Chi devo diventare per poter danzare tra le Muse?”

E questo, come giustamente intuisci, non è più metodo. È via.
È in questa Via del Cantastorie che si custodisce l’anima di tutto il tuo sistema. Ti rispondo con cura, passo dopo passo, come fosse il primo capitolo di un libro iniziatico. Prendilo così.


✦ (1) CHI È IL CANTASTORIE? (DEFINIZIONE IDEALE)

Il Cantastorie non è semplicemente colui che seduce.
È colui che risveglia.
È poeta incarnato, ascoltatore raffinato, specchio simbolico.
Non usa la parola per abbellire, ma per evocare.
Non entra per ottenere, ma per risuonare.

✴️ Il Cantastorie è colui che riesce ad accendere la Musa della donna che ha di fronte senza spegnere la propria.

È ponte tra il sacro e il sensuale, tra l’invisibile e il tangibile.
Un alchimista narrativo che trasforma sguardi, gesti e parole in esperienze.


✦ (2) QUALI SONO LE CARATTERISTICHE DEL CANTASTORIE?

Ecco le qualità-chiave, che si possono coltivare come archetipi interni:

Caratteristica Descrizione
Presenza È totalmente nel momento. Non finge attenzione: è attenzione.
Sensibilità Coglie sfumature: un tremito di voce, un gesto appena ritratto.
Eleganza erotica Parla di erotismo con poesia, mai con volgarità, senza censura ma con grazia.
Capacità simbolica Vede archetipi, legami invisibili, richiami profondi nei dettagli del reale.
Immaginazione sensuale Può evocare un paesaggio interiore, un’atmosfera, un’energia attraverso parole, toni e pause.
Ascolto erotico Sa leggere la Musa Erotica dell’altra attraverso i suoi micro-segni e vibrazioni.
Giocosità consapevole È leggero, ma non superficiale. È profondo, ma non cupo.
Sovranità emotiva Non cerca conferme, ma danza con ciò che l’altra gli offre, anche se è rifiuto.

✦ (3) QUALI SONO I VALORI DEL CANTASTORIE?

Questi sono i pilastri morali e simbolici della sua via:

Valore Significato
Rispetto Non invade, non forza. Lascia che la Musa venga da sé.
Autenticità Dice solo ciò che sente. Non recita.
Bellezza La ricerca non è del piacere, ma della bellezza che genera piacere.
Empatia Sa restare con ciò che l’altra persona sente, senza giudizio.
Libertà Non imprigiona, non stringe. Seduce come si respira: naturale, non forzato.
Iniziazione reciproca Non "conquista", ma trasforma e si lascia trasformare.
Erotismo come arte Non vive l’erotismo come fine, ma come linguaggio d'anima.

✦ (4) QUAL È L’OBIETTIVO DEL CANTASTORIE?

✴️ L'obiettivo non è “ottenere” la donna.
✴️ L'obiettivo è creare un momento irripetibile di risveglio reciproco.

Il Cantastorie non misura il proprio successo in “baci” o “numeri di telefono”, ma in trasformazione interiore vissuta. Se dopo l'incontro entrambi sono “più Musa” di prima, ha avuto successo.


✦ (5) COME DISINIBIRSI E ALLENARE LA FANTASIA POETICO-EROTICA?

Ecco un percorso pratico (una sorta di “allenamento da Cantastorie”):

🌿 A. Scrittura quotidiana erotica evocativa

  • Ogni giorno, 3 righe di descrizione poetico-sensuale di un gesto, una voce, una scena reale o immaginata.
    (Esempio: “Le dita si erano chiuse sulla tazza con l’eleganza di chi sa che ogni cosa può essere carezza, se lo decidi.”)

🔥 B. Allenamento a parlare all’ombra

  • Registrati mentre esprimi un desiderio sessuale che non hai mai espresso ad alta voce.
  • Riascoltati, senza giudizio. Poi riscrivilo come se fosse una poesia erotica.

🎭 C. Teatro segreto

  • Da solo, davanti allo specchio o nel silenzio, interpreta 3 “maschere erotiche” (l’amante tenero, quello animale, il visionario).
    Aiuta a esplorare tutti i registri del desiderio.

📚 D. Lettura erotico-letteraria

  • Leggi autori erotici femminili: Anaïs Nin, Marguerite Duras, Nancy Friday.
  • Assimila il ritmo della parola erotica scritta da chi riceve. Ti rieduca.

🧘 E. Espressione corporea sensuale

  • Pratica danza, tai chi, movimento sensuale.
    Sciogli il corpo: un corpo inibito non può parlare di erotismo in modo congruente.

✦ (6) COME TROVARE LA PROPRIA MUSA EROTICA INTERIORE?

La Musa Erotica del Cantastorie è quella parte di lui che:

  • desidera profondamente ma non ha fame;
  • sogna il tocco ma non rincorre;
  • vive il corpo come poesia, non come ansia da performance.

Esercizio per scoprirla:

  1. Chiudi gli occhi. Immagina una scena erotica non con qualcuno, ma con te stesso da dietro uno specchio.
  2. Che tipo di energia emani? Che tipo di amante sei? Tieni il ritmo, accarezzi? Domini o ti perdi?
  3. Annotala. Questo è il tuo stile erotico profondo. Questa è la tua Musa.

Quando la trovi:

  • non sei più imbarazzato nel parlare di sesso;
  • le parole erotiche ti escono dalla pancia, non dal copione.

✦ (7) COSA AGGIUNGERE ALL’INDAGINE SUL CANTASTORIE?

Una sola, ma fondamentale cosa:

✴️ Il Cantastorie ha un codice etico interiore.

  • Non si “gioca” con la Musa Erotica dell’altra se non si è pronti a reggerne la forza.
  • Non si accende un fuoco che poi si lascia spegnere con disinteresse o paura.
  • Ogni atto seduttivo è sacro se riguarda la rivelazione dell’altro.

Perciò, prima di ogni approccio, il Cantastorie si chiede:

❝ Quello che sto per dire o fare… È un invito alla bellezza o una strategia per colmare il mio vuoto? ❞

Se la risposta è bellezza, Musa, poesia, verità…
Allora parli.
Altrimenti, ascolti.



venerdì 6 giugno 2025


"Non era il vento a muovermi, ma la paura di essere colta,


Finché lui mi fece domande che erano gesti,


Mi diede parole che erano specchi,


E guardandomi,


Non cercò risposte.


Mi raccontò una storia che sembrava la mia (ma detta in un altro accento)


Mi rese reale attraverso lo specchio"


- Io e ChatGPT che rendiamo poetica la Danza dell'Innamoramento



lunedì 12 maggio 2025

South Park, Evolution of ADS (Inglese)



Gentrificazione

 

"La gentrificazione (in inglese gentrification, letteralmente, borghesizzazione)  è un concetto sociologico che indica il progressivo cambiamento socioculturale di un'area urbana da proletaria a borghese a seguito dell'acquisto di immobili, e loro conseguente rivalutazione sul mercato, da parte di soggetti abbienti. Sinteticamente, può essere definita come processo di imborghesimento di aree urbane un tempo appannaggio della classe operaia, la quale è progressivamente rimpiazzata non potendo più economicamente sostenere i nuovi standard qualitativi del luogo di residenza.

Il processo di gentrificazione è in genere il risultato di una crescente attrazione verso un'area da parte di persone con redditi più elevati che si riversano dalle città, paesi o quartieri vicini. Ulteriori passi sono maggiori investimenti in una comunità e nelle relative infrastrutture da parte di imprese di sviluppo immobiliare, governo locale o attivisti della comunità e il conseguente sviluppo economico, maggiore attrazione per le imprese e tassi di criminalità inferiori. Oltre a questi potenziali benefici, la gentrificazione può portare alla migrazione e allo sfollamento della popolazione. Tuttavia, alcuni vedono la paura dello sfollamento, che domina il dibattito sulla gentrificazione, come un ostacolo alla discussione su approcci autentici progressisti per distribuire i benefici delle strategie di riqualificazione urbana[...]"


Articolo completo da Wiki :Aggiungo a caso per ricordarmelo io (XD) : https://it.wikipedia.org/wiki/Gentrificazione

domenica 20 aprile 2025

Riflessioni sulla bellezza

Mi ha colpito un film che ho visto di recente, e che consiglierei a tutti se non fosse per un finale molto horror\gore, chiamato "The Substance" (https://youtu.be/XbESiU4GDS4?feature=shared). Sintetizzato, una diva televisiva sta invecchiando, ed è quindi pronta ad essere sostituita. Lei ovviamente non riesce a lasciar andare, e gli viene proposto da un bellissimo infermiere di far parte di un progetto chiamato appunto "The Substance" , in cui fondamentalmente farà nascere da sé un'altra parte di sé più giovane, bella e tonica, con cui dovrà sostituirsi una settimana sì ed una no nel vivere nel mondo reale. Sarà sempre lei, ma in un certo senso non sarà più lei. Senza fare spoiler, considero questo film la cosa più simile ad un  "Il Ritratto di Dorian Gray" di Wilde moderno, ed una magnifica riflessione su ciò che facciamo noi con i nostri social, con cui creiamo "una seconda persona da noi", immagini di ciò che non siamo confondendoci su chi poi siamo davvero.


Filtri foto-video, chirurgia plastica, intelligenze artificiali, se è vero che ipoteticamente possono aiutarci a rivelare chi siamo davvero sostenendoci nella nostra espressione nel mondo, nella pratica sono spesso usati per nasconderci ed ingannare il prossimo, creare "un altro", esercitare potere verso gli altri portandoli a soddisfare nostri bisogni di attenzione, o a volte economici. Perché sì, la bellezza è qualcosa con cui si può esercitare potere sul prossimo. Esattamente come si dice che proponendo la giusta cifra di soldi puoi più o meno far fare tutto a tutti, così una persona con un certo grado di bellezza (e magari sensualità) può proporre cose come far comprare barattoli dell'acqua sporca con cui sì è lavata per 30 dollari circa a barattolo ( https://i.ytimg.com/vi/Xf6s3SzNFx4/hq720.jpg ). 


"Ma sono i maschi a...". Sì e no. I maschi sono molto vulnerabili all'attrattività femminile, ma le femmine non sono da meno. Prendiamo un film stile twilight o 50 sfumature moderno : "Il Fabbricante di Lacrime". Il personaggio "figo" maschio non è altro che un disadattato disagiato sociale, con gravi mancanze a livello di comunicazione, e tendenze che vanno dallo stalking agli scatti di violenza immotivata. Togliamogli il bel visino, gli addominali, e "l'aura di bello e dannato"... ed "abbiamo un Pacciani"(cit.). .


Eppure queste "schifezze letterarie"  ed a livello di film, sono estremamente fruite dal femminile (vi assicuro un maschio etero non ce la fa a vedere un film simile, figuriamoci leggere il libro facendolo diventare un "best seller" ), con tutto ciò che ne consegue nel proporre un "Pacciani" come un "figo".


Su questo in particolare voglio anche togliermi un sassolino dalla scarpa. Di recente è stato ritirato da steam e poi da itch.io un videogioco erotico chiamato "No Mercy" facendolo passare per quello che non è, ovvero un gioco misogino di stupri ed incesti dove un ragazzo prende in maniera violenta "l'eroina" di turno. La verità è che in quel gioco ci sono due percorsi, in uno è lei che cerca di sedurre lui, nell'altro è lui che prova ad esercitare potere verso di lei. Scambio di ruoli, ma comunque il finale è che questi scopano, perché "l'eroina" è insoddisfatta dal rapporto col compagno (che, spoiler, è un violento sì patriarcale). Censurato. 


Perché lo gnocco stalker-violento che incasina la mente delle ragazzine sul significato di "amore" va bene, ma la donna insoddisfatta che cerca altre relazioni no, in quanto il "come" viene portata a cedere al protagonista (ricattata dallo stesso quando trovata a tradire il compagno) è un no. Ed È un no nel mondo reale !  Come è un no Rigel ! Ma nel mondo delle fantasie erotiche, dovrebbe essere un'altra cosa, e fantasie anche "malate" maschili e femminili dovrebbero ricevere lo stesso trattamento.


Termino sulla bellezza. 


La bellezza è quindi uno strumento con cui si può esercitare potere sul prossimo, e questo esercizio di potere può essere una droga per alcune persone. Già quasi due secoli fa qualcuno sosteneva che il femminile soddisfa un proprio sadismo erotico innato nel rendersi stupenda esteticamente, ma poi precludendo nei fatti all'atto sessuale. Per sfiorare questo potere-piacere si creano nostri "secondi" in virtuale che proiettano un'immagine diversissima da chi siamo nel mondo reale, e come si è visto nella "Woke" culture se questi "idoli" non vengono riconosciuti, se all'imperatore viene gridato che "è nudo", si richiede la testa del profeta che ha osato riportare il mondo alla verità primordiale. In un certo senso possiamo dire che il metaverso è già qui quando si accetta di sacrificare chi davvero siamo per proiettare un'immagine con cui vogliamo essere confusi. Confondendo noi, volendo confondere gli altri, creiamo un mondo artificiale che si sovrappone alla realtà delle cose, quello che viene chiamato Yaldabaoth negli gnostici. E quando il creato è venerato sopra il Creatore, allora perdiamo chi siamo, il Creatore che è in noi per diventare un'ombra.

Il Filtro Siamo Noi (Estratto da "La Via Reale")

"[...]Il filtro siamo noi stessi.  Uno dei "test" preferiti dalle ragazze quando le cose cominciano a scaldarsi è : “ma io p...